L'Otoplastica è un intervento chirurgico che consente di correggere deformità dell'orecchio caratterizzate da una loro eccessiva prominenza per un eccesso di dimensioni della conca, per una mancata formazione della piega esterna del padiglione auricolare o per un eccessivo angolo tra l'orecchio e la testa.
Questi difetti possono presentarsi singolarmente o associarsi tra loro determinando malformazioni complesse e diverse tra le due orecchie che quindi richiedono spesso trattamenti chirurgici diversi. Lievi asimmetrie tra le due orecchiesaranno possibili postoperatoriamente essendo peraltro presenti fisiologicamente anche in soggetti sani. Fortunatamente queste piccole differenze sono difficilmente avvertibili perché le due orecchie raramente sono visibili contemporaneamente da un osservatore.
L'intervento viene solitamente eseguito in anestesia locale che può essere associata ad una sedazione endovenosa per preferenze partiocolari o per la giovane età dei pazienti. L'anestesia locale elimina ogni fastidio durante l'intervento che quindi è assolutamente indolore. L'operazione dura approssimativamente da 1 a 2 ore e viene effettuata in regime ambulatoriale od in regime di day surgery nel caso venga praticata una sedazione endovenosa. L'intervento viene eseguito attraverso una incisione della faccia posteriore dell'orecchio ove viene rimossa una piccola losanga di cute e talvolta attraverso una incisione sulla superficie anteriore dell'orecchio. La cartilagine viene solitamente rimodellata e talvolta ridotta per migliorare la forma finale del padiglione auricolare.
Il fumo di sigaretta aumenta il tasso di complicanze postoperatorie ed in particolare il tasso di infezioni per cui dovrà essere sospeso nelle quattro settimane a cavallo dell'intervento.
E' sconsigliato assumere aspirina o farmaci che la contengono per 2 settimane prima e 2 settimane dopo l'intervento. L'assunzione di altri farmaci dovrà essere riferita al chirurgo. I capelli non dovranno essere tagliati ma dovranno essere lavati al mattino del giorno previsto per l'intervento.
Al termine dell'intervento viene applicata una medicazione compressiva che sarà mantenuta per circa 2-3 giorni, a seconda della tecnica eseguita, e che sarà poi sostituita da una fascia elastica che sarà indossata per circa un mese. Nelle prime 24 ore postoperatorie sarà consigliato un riposo assoluto. Al momento della rimozione delle medicazioni le orecchie appariranno gonfie e bluastre ma miglioreranno progressivamente nelle quattro settimane successive. I punti di sutura verranno rimossi dopo circa 10 giorni.
L'attività fisica dovrà essere ridotta per quattro settimane mentre la guida di autoveicoli sarà interdetta per una settimana. Postoperatoriamente i pazienti avvertiranno una sensazione di fastidio o di dolore locale per cui sarà sempre necessaria la somministrazione di una terapia antidolorifica farmacologica per i primi giorni postoperatori. Sarà consigliabile di non esporre le orecchie a temperature estreme, calde o fredde, per circa un mese dopo l'intervento.
POSSIBILI COMPLICANZE
Complicanze generiche legate alle anestesie locali o generali sono possibili per qualsiasi intervento chirurgico. In pazienti in buone condizioni generali, e con parametri vitali ottimizzati da eventuali preparazioni specifiche, le complicanze importanti potranno essere ridotte ad eventi estremamente rari.
Come per qualsiasi intervento di chirurgia estetica le complicanze sono poco frequenti e sono principalmente rappresentate da sanguinamenti, infezioni, cicatrici ipertrofiche, asimmetrie e recidive.
Sanguinamenti si possono verificare spontaneamente nelle prime 48 ore dopo l'intervento. Spesso trattasi di perdite di minime entità che richiedono solo la sostituzione della medicazione Raramente possono richiedere un reintervento chirurgico per evacuare raccolte sottocutanee.
Le infezioni sono rare ma richiedono una profilassi antibiotica poichè possono provocare conseguenze esteticamente rilevanti.
La formazione di cicatrici ipertrofiche e cheloidee retroauricolari non è un evento prevedibile preoperatoriamente ed è indipendente dalle modalità di svolgimento dell'intervento essendo causato da fattori predisponenti individuali. La loro formazione potrebbe richiedere trattamenti farmacologici topici od infiltrativi a base di cortisone.
Occasionalmente l'orecchio può manifestare una tendenza a ritornare, seppur parzialmente, nella posizione pre-operatoria. Questo fenomeno si manifesta in particolare con tecniche conservative del padiglione auricolare ma è estremamente raro con tecniche moderne che prevedono il rimodellamento intraoperatorio del padiglione auricolare. In questa evenienza piccole asimmetrie potranno rientrare nell'ambito delle differenze tra le due orecchie oppure richiedere un reintervento in caso di differenze più cospicue.