Fillers


I Filler sono sostanze iniettate con un ago sottilissimo nello spessore ed al di sotto della cute per rendere meno visibili inestetismi del viso quali rughe e solchi della pelle, o per incrementare le normali salienze di un volto (zigomi, mento, labbra,ecc.) qualora quest'ultimi siano considerati inadeguati volumetricamente ai fini di ottenere una migliore armonia complessiva del volto. (vai a Photo Gallery)

Inizialmente veniva utilizzato l'olio di silicone che presentavo diversi svantaggi tra cui la irreversibilità dell'effetto e la scarsa naturalezza dei risultati sia da un punto di vista estetico, in caso di dosaggi eccessivi, che palpatorio. Fortunatamente l'impiego dell'olio di silicone è stato vietato da molti anni anche se i pessimi risultati legati al suo impiego in quanto irreversibili sono a tutt'oggi sotto gli occhi di tutti e contribuiscono purtroppo a mantenere la comune errata convinzione che i riempimenti con filler siano ancora responsabili di risultati innaturali. Un filler ideale invece dovrebbe essere sicuro da un punto di vista farmacologico, biocompatibile, non allergenico e deve avere un effetto reversibile per dare sempre al paziente la possibilità di tornare senza esiti alla situazione estetica originaria.

Il primo filler riassorbibile che rispondeva parzialmente a questi requisiti era rappresentato dal collagene di natura bovina che dava eccellenti risultati estetici, ma purtroppo il suo impiego era subordinato alla esecuzioni di test allergici poiché il 2-3% della popolazione era naturalmente allergico a questi prodotti di origine bovina. Fortunatamente da più 10 anni è stato introdotto in medicina estetica l'acido ialuronico, un polisaccaride naturale commercializzato in diverse formulazioni da diverse case farmaceutiche, che rappresenta uno dei prodotti riassorbibili più sicuri mai messi in commercio.

L'acido ialuronico infatti è un componente naturale del nostro organismo utilizzato, e quindi indirettamente sperimentato, in altri ambiti della medicina (oculistica, ortopedia)  da moltissimi anni. E' un prodotto spontaneamente riassorbibile che presenta dei tempi di permanenza nei tessuti variabili da 2 a 12 mesi a seconda della stabilità e della densità del prodotto utilizzato. Queste caratteristiche vengono scelte in base al tipo di difetto da correggere, dello spessore della cute soprastante e dal tipo di effetto correttivo o volumetrico che ci si propone di ottenere. Questi differenti targets indirizzeranno verso l'impiego quindi di fillers superficiali (utilizzati nel derma superficiale per riempire rughe più superficiali) e fillers profondi (utilizzati nel derma profondo o nell'ipoderma) per la correzione di depressioni, rughe e solchi profondi della pelle.

Un altro filler riassorbibile è l'acido polilattico che agisce indirettamente stimolando, dopo due o tre sedute, la produzione di  nuovo collagene. Trova maggiormente indicazione per la correzione di deficit volumetrici del volto. Tuttavia con la stessa finalità trova oggi più impiego il  proprio grasso trasferito da sedi che ne sono naturalmente più ricche mediante un intervento di lipofilling.

L'impiego di fillers permanenti (a base di metacrilati o polimeri reticolati di poliacrilamide) non vengono consigliati ad i pazienti per la tipologia di complicanze che stiamo osservando su casi trattati da diversi colleghi negli anni passati. Si tratta di complicanze solitamente locali (pseudo-ascessualizzazioni) che tuttavia comportano difetti e disagi nei pazienti non completamente risolvibili anche con trattamenti successivi.

Le principali controindicazioni all'impiego di filler sono rappresentate da allergie specifiche, collagenopatie, gravidanze in corso, infezioni erpetiche in atto o recentemente risolte, malattie autoimmuni e disturbi della coagulazione.

I trattamenti vengo eseguiti ambulatorialmente con una analgesia topica farmacologica e termica (applicazione di compresse fredde) e raramente mediante anestesia locale per via iniettiva.

Come effetto collaterale comportano un certo arrossamento delle aree trattate che solitamente si risolve nell'arco di 24 ore mentre talvolta si possono verificare piccole ecchimosi che possono richiedere 7-10 giorni per la completa risoluzione. I questi casi potranno essere prescritti appositi creme coprenti in grado di nascondere questi inestetismi.

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